Colpisce un italiano su tre e coinvolge in particolare la fascia di età che va dai 25 ai 40 anni. È la “sindrome da rientro”, detta anche “post-vacation blues”. Una condizione di malessere fisico e psicologico che porta con sé malinconia, stanchezza, dolori muscolari, nervosismo, insonnia, difficoltà di concentrazione, inappetenza, sbalzi di umore: sintomi che solitamente si manifestano già durante gli ultimi giorni di ferie al solo pensiero di dover riprendere la routine quotidiana.
Sembra che a farne di più le spese siano le persone impegnate in lavori intellettuali, cioè coloro per i quali il riadattamento ai ritmi quotidiani avviene in maniera meno meccanica e necessita di tempi più lunghi. Insomma, mentre l’orologio biologico è fermo ai giorni di vacanza, il lavoro, gli imprevisti, gli impegni familiari, gli orari implacabili ci travolgono con una tempistica impietosa e implacabile.
Quali i rimedi per fronteggiare gli effetti della sindrome da rientro? In realtà sono pochi e abbastanza semplici. Prima tra tutte, la gradualità: è importante riprendere le attività lavorative e gli impegni familiari in modo progressivo. Sarebbe utile lasciare un paio di giorni liberi tra la fine delle vacanze e il rientro, da utilizzare come “ammortizzatore” per darsi il tempo di assorbire il cambiamento. Ancora, continuare a prendersi del tempo per sé: fare attività fisica, come delle lunghe passeggiate o qualche tuffo in piscina, mangiare in modo sano e leggero, mantenendo costanti gli orari dei pasti e bere molta acqua.
Un suggerimento utile è di non interrompere di colpo le attività del tempo libero, in coincidenza con la fine delle vacanze.
Organizzare gite fuori porta con gli amici durante i weekend, programmare un pomeriggio di shopping con le amiche, trascorrere le serate di fine estate nei luoghi più belli e divertenti della città: sono “piccoli trucchi” per sentirsi ancora in vacanza, conservando la capacità di rilassarsi e di prendersi cura del proprio benessere. E magari, utilizzare i primi mesi dell’autunno - quando lavoro e famiglia assorbono ormai tutto il nostro tempo – per organizzare la prossima vacanza, a breve o a lungo termine, pregustando un nuovo progetto di relax e divertimento.